Quella con Elisabetta è stata una delle mia primissime collaborazioni, ero una novella nel mondo delle book blogger e sono felice di aver avuto la possibilità di interfacciarmi con una persona gentile e appassionata come lei.
Quando ho aperto la busta, con quel pizzico di emozione che ho sempre quando ricevo un libro, ho notato proprio come questo libro fosse letteralmente bello! La copertina, con la foto in primo piano di Piazza Navona a Roma già fa pregustare quello che troveremo all’interno.
La trama de La contessa
La storia si apre con l’omicidio di un professore universitario nel suo appartamento a Roma. Ci troviamo appunto nella capitale, nei quartieri altolocati di una Roma benestante, tra feste e ville di lusso, dove tutto ci si aspetterebbe tranne che un omicidio.
Con il protagonista, il commissario Aldo Carta, al quale spetta il compito di indagare sul delitto, veniamo a conoscenza di un lato di Roma inaspettato. Il lettore viene accompagnato dalle voci dei vari personaggi tra gli intrighi che si celano oltre la porta di una lussuosa villa, dove una donna misteriosa che si fa chiamare la Contessa ospita feste ed eventi pieni di misteri.
Riuscirà il commissario con la sua squadra ad arrivare al colpevole?
Cosa ne penso?
La trama del libro è intrigante e i capitoli brevi invogliano a proseguire nella lettura. La narrazione alterna i punti di vista dei vari personaggi, dal commissario e la sua squadra, a Carlo il gestore del bar sotto al commissariato, fino alle ragazze che ogni mattina fanno colazione ai tavolini del locale.
Quello che ho apprezzato forse di più di questo libro però, è la descrizione psicologica dei personaggi, dei quali il lettore arriva a conoscere le varie sfaccettature caratteriali, che sono ampiamente descritte. Molto interessante anche l’aver trattato il tema delle apparenze, della vita pubblica che nasconde la vita privata. Ogni personaggio rappresenta in un certo senso la dicotomia tra questi due aspetti e dietro la maschera si cela spesso una storia diversa da quella che vogliamo raccontare. La storia dei protagonisti è ben inserita nella trama, si intreccia senza disturbare l’indagine, anzi portandoci ad empatizzare molto con il commissario Carta e i suoi compagni.
Si nota molto la mano femminile dell’autrice, che introduce con molta sensibilità l’aspetto umano dei protagonisti e lascia trasparire in più passaggi il suo amore per la città di Roma.
Consiglio La Contessa a chi cerca una lettura intrigante, veloce, ma che oltre a portare il lettore al finale faccia anche empatizzare con i personaggi.
L’autrice, con questo suo esordio, ha fatto un ottimo lavoro e le auguro di proseguire nella strada di scrittrice. Speriamo di ritrovare il commissario Carta in una nuova indagine!
Autore: Elisabetta Antonella Insolera
Editore: Gruppo Albatros Il Filo
Pagine: 326
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