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L’archivio della coscienza di Benedetto Scampone

  • Categoria dell'articolo:Libri / Recensioni
  • Tempo di lettura:4 minuti di lettura

Oggi vi parlo, anche con un po’ di emozione, della mia primissima collaborazione con un autore.

Avevo da poco aperto la pagina Instagram e avevo iniziato a condividere le mie letture, temendo anche che nessuno si sarebbe interessato alla mia opinione, quando mi ha contattato Benedetto.

Potete immaginare la soddisfazione di scoprire che un autore si voleva affidare a me per avere un opinione sul libro e per promuoverlo.

Quando ho deciso di aprire la mia pagina infatti, il mio obiettivo era ovviamente di condividere la mia passione per la lettura, ma anche e soprattutto di poter scoprire nuovi autori e nuove storie. Con L’archivio della coscienza ho decisamente centrato l’obiettivo e sono stata fortunatissima perchè ho sinceramente adorato questa mia prima collaborazione.

La trama del libro

L’autore in questo romanzo thriller ha inserito tre protagonisti, il medico legale Maela Mannini, il comandante Michele Pisano e il criminologo ex FBI Alessandro Scantini. A fare da elemento scatenante della storia, l’omicidio di una ragazza e il ritrovamento del cadavere riassettato come se fosse ancora viva su una panchina in un parco di Roma, all’interno della bocca un bigliettino con un messaggio in latino, un presagio che lo spargimento di sangue non si fermerà lì. I tre personaggi, ognuno nel proprio ruolo sono coinvolti nell’indagine e nella corsa contro il tempo per la cattura del serial killer prima che possa mietere altre vittime. Le loro vite si incrociano nel corso dell’indagine e il loro incontro nel presente farà tornare a galla una serie di episodi del passato dei tre personaggi.

 È in questa alternanza perfetta di passato e presente, che i nostri protagonisti si mettono sulle tracce del primo serial killer della storia di Roma.

Forse per trovare la risposta dovranno scavare nel proprio passato, e fare emergere quei ricordi che avevano seppellito nell’archivio della coscienza.

Cosa ne penso?

Ho trovato questo romanzo estremamente coinvolgente, ogni elemento della storia si incrocia perfettamente con gli altri e i personaggi sono ben delineati. Una menzione va ovviamente anche al finale inaspettato!

Mi è piaciuto l’elemento introspettivo di questo thriller, dove protagonista non è solo l’indagine e la caccia al colpevole ma anche e soprattutto i turbamenti dei personaggi che, come ogni essere umano, devono fare i conti con la propria coscienza, con il passato che ritorna e si ripercuote nel presente.

Un thriller dal ritmo incalzante ma mai banale e ricco anche di riferimenti culturali che danno spessore alla storia.

Non si direbbe che questo romanzo sia un’opera prima e mi sento di dire che può competere ad armi pari con altri thriller più decantati.

Lo apprezzeranno sicuramente tutti gli amanti dei thriller psicologici, recuperatelo perchè ne vale decisamente la pena.

Il romanzo è autoconclusivo, potete stare tranquilli e godervi la lettura di queste 450 pagine sapendo che troverete le risposte a tutte le vostre domande.

Tuttavia, nella chiusura del romanzo l’autore sceglie di inserire un piccolo cliffhanger che mi ha davvero dato la speranza di poter leggere presto un sequel!

Autore: Benedetto Scampone
Editore:
Gruppo Albatros Il Filo
Pagine:
448
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