Finalmente sono riuscita a ricredermi su B.A. Paris!
Dopo la recente delusione de Il Dilemma, oggi vi porto la recensione del primo titolo di questa autrice che mi ha veramente convinta, La psicologa.
Se mi seguite su Instagram ormai lo sapete, ho dato più chance a questa autrice tanto decantata ma ancora non avevo trovato un libro che mi convincesse al 100%.
La prima lettura della Paris che ho affrontato è stata La coppia perfetta, da tanti descritto come un vero capolavoro, a me aveva lasciato un po’ di amaro in bocca. Sicuramente già di lì mi era chiaro il potenziale dell’autrice e senza alcun dubbio la sua penna veloce, scorrevole e accattivante. Tuttavia, in particolare il finale mi aveva un po’ deluso, mi era sembrato frettoloso e banale, come se arrivare alla fine avesse annullato tutto l’hype che si era creato pagina dopo pagina. Storia simile per Il Dilemma, scrittura piacevole e scorrevole, ma zero colpi di scena e trama un po’ piatta.
Ma veniamo a noi, parliamo de La psicologa! In tanti mi avevate consigliato questo titolo come uno dei migliori della Paris e infatti non ho perso tempo e l’ho acquistato subito.
Che dire, già dalle prime pagine ti cattura, ho fatto le ore piccole per un paio di giorni perchè non riuscivo a smettere di leggere.
la trama del libro
Alice e Leo sono una coppia e si sono da poco trasferiti a Londra in un complesso residenziale esclusivo, il The Circle. Alice non vede l’ora di inserirsi nella cerchia dei vicini, che sono tutti, o quantomeno appaiono, molto affiatati. Poco dopo il trasferimento però Alice fa una macabra scoperta riguardante la sua villetta, viene infatti a conoscenza del fatto che prima di loro in quella casa viveva un’altra coppia, Nina, una psicologa, con il marito Oliver. Tra quelle mura Nina è stata brutalmente assassinata e la colpa è ricaduta sul marito. La cosa peggiore è che il compagno Leo sapeva di questo tragico evento, ma per qualche motivo l’ha tenuto nascosto ad Alice. Tutti al The Circle sembrano aver accettato la conclusione della colpevolezza di Oliver, ma ad Alice qualcosa non torna.
Quella che inizialmente per Alice era solo curiosità inizia a diventare un’ossessione. Alice percepisce delle costanti presenze in casa, ogni scusa è buona per chiedere ai vicini dettagli su Nina, porterà avanti le sue indagini parallele. Nessuno però sembra darle retta e anzi, Alice inizia a dubitare di tutto e tutti fino ad isolarsi anche dal compagno Leo.
Quale sarà la verità su quanto è accaduto al The Circle?
la mia recensione
Come dicevo all’inizio, questo è il primo titolo dell’autrice che mi ha veramente convinto.
La sua scrittura si è confermata scorrevolissima e la trama finalmente ben congegnata con un finale all’altezza. Penso sia davvero ben riuscito il senso di claustrofobia che si prova immedesimandosi in Alice, in questo complesso residenziale chiuso in cui ad un certo punto non è più chiaro di chi ci si possa fidare o meno.
Anche il senso di tensione è costante tra le pagine, quando Alice percepiva la presenza nella stanza la notte, davvero mi saliva un brivido lungo la schiena.
Il personaggio di Alice è ben descritto, ne conosciamo il presente e soprattutto i traumi che ha subito nel passato anche se mi sono trovata più volte a chiedermi se la sua ingenuità non fosse portata all’eccesso.
Una perplessità mi è venuta per quanto riguarda il titolo, che a mio avviso non è così azzeccato o comunque premonitore della trama. Il fatto che Nina fosse una psicologa non mi è sembrato un elemento così rilevante da dare il nome al libro. Non ha preso così spazio nella narrazione e non ho capito a pieno la scelta di intitolare così il romanzo, ma questo è solo un piccolo cavillo dal mio punto di vista.
Un bel thriller psicologico che consiglio a chi cerca un romanzo scorrevole, da leggere in pochi giorni e che faccia salire anche qualche brivido lungo la schiena.
