Il Nido del Pettirosso di Lorenzo Sartori è un bel thriller ambientato tra le montagne del trentino. 

Ho avuto il piacere di conoscere l’autore e sentir descrivere il romanzo proprio dalle sue parole durante una presentazione e questo ha decisamente stimolato la mia curiosità!

Nel paese immaginario di Alveno, tra le montagne del Trentino la giovane Alice è in macchina con amici in direzione Nido del Pettirosso, l’hotel che anni prima apparteneva alla sua famiglia.
All’improvviso la macchina si scontra con qualcosa che li fa uscire di strada e ribaltarsi. Quando si incamminano per cercare aiuto, però, Alice e uno dei ragazzi, scompaiono.

Laura, la madre di Alice, a quel punto decide di tornare ad Alveno per cercare la figlia, affrontando i fantasmi di un passato che ancora la lega a quella terra. Anni prima, infatti, proprio tra quelle montagne è scomparsa Sara, la sorella di Alice e dal quel momento la loro vita non è stata piu la stessa.

Il punto di forza di questo romanzo l’ho riscontrato proprio nell’ambientazione montana. Trovo che sia stata resa molto bene la realtà dei piccoli paesi di montagna e ha reso ancora più cupa ma anche coinvolgente la storia. È come se la montagna fosse anch’essa un personaggio.
Aver letto questo thriller con vista Dolomiti, è stata per me una combinazione perfetta.

Ampio spazio trova poi l’aspetto psicologico dei vari personaggi, in particolare della madre Laura.
La vediamo caratterizzata così bene che è facile immedesimarsi e sentire dentro di sé l’inquietudine che Laura stessa rivive quando rimette piede ad Alveno.

Nel complesso è un romanzo che si lascia leggere molto volentieri e che trova la sua forza proprio nell’aspetto psicologico e descrittivo. Non c’è un dinamismo particolarmente marcato o colpi di scena ricchi d’azione, è proprio il senso di inquietudine costante che porta il lettore a proseguire nella lettura e voler scoprire cos’era successo, tanti anni fa, tra le montagne di Alveno.

Un altro thriller dove l’ambientazione ha un ruolo centrale è L’estate dei morti!

Un thriller psicologico che consiglio molto, perfetto da portare in vacanza, perché no, magari proprio in montagna!