Pur essendo un bel mattoncino di oltre 400 pagine, la storia mi ha coinvolto molto fin da subito. Man mano che proseguivo nella lettura ero sempre più curiosa di andare avanti per scoprire cosa collegasse questi tre personaggi.

Ha aiutato sicuramente la suddivisione in capitoli molto brevi, a volte anche solo di una pagina, che alternano uno dopo l’altro i tre filoni narrativi con i tre diversi punti di vista.

Devo dire che io, personalmente, pur consapevole che il capitolo breve aiuta la lettura, spesso apprezzo invece quando l’autore spende qualche pagina in più perchè mi fa entrare di più nella storie. Qui invece trovo che questa scelta abbia funzionato perfettamente. Infatti, dovendo alternare ben tre storie parallele, credo che se i capitoli fossero stati più lunghi si sarebbe persa un po’ la connessione e sarebbe stato più difficile riprendere ognuna di esse.

Mi sono trovata molto spesso lungo la lettura a terminare un capitolo con un colpo di scena, e spinta dalla curiosità mi dicevo…”leggo questi due capitoli, così al terzo saprò come procede questo”…ma allo stesso tempo si creavano altri colpi di scena, e così via. Come le caramelle, un capitolo tira l’altro!

Il romanzo è molto crudo, l’autore non risparmia sui dettagli e lo fa con uno stile molto diretto e veloce. Mi è piaciuto come ogni capitolo ha reso bene anche dal punto di vista stilistico il carattere di ogni personaggio, in particolare le parti su Melania, che hanno reso perfettamente la confusione, l’estraniamento che albergavano nella testa della donna.

Mi ha colpito molto come sia stato sviluppato il tema della giustizia, che assume un ruolo centrale nella storia e soprattutto prende diverse forme in base ai vari filoni narrativi.

Dove va tracciata la linea tra cosa è giusto e cosa è sbagliato?

È moralmente accettabile farsi giustizia da sé?

Questi interrogativi mi hanno accompagnato nella lettura e portato pian piano a conoscere meglio le sfaccettature più nascoste dei tre personaggi. Infatti ho notato che nella prima parte del libro ho fatto davvero fatica ad empatizzare con i personaggi. La storia mi incuriosiva, ma nessuno dei tre aveva ancora rivelato quelle peculiarità che mi sono servite poi per comprendere cosa muoveva i loro animi. Pagina dopo pagina invece, ho capito che anche il più freddo e cinico dei personaggi agiva mosso da ideali di giustizia e mi ha portato ad entrare più in empatia con tutti e tre.

Ho terminato il libro in pochi giorni, girando l’ultima pagina con la soddisfazione di aver scoperto una bella lettura che consiglio agli amanti del thriller!