In questo nuovo articolo vi porto la mia recensione su un libro decisamente diverso dal solito. Sto parlando di Eleazar, di Quess Renor, che ringrazio per avermi fatto scoprire il suo romanzo.
E’ difficile definire questo libro con un solo genere, ci sono infatti molti elementi fantasy, altri che richiamano i grandi classici dell’avventura, ma anche sfumature horror e un’impronta da romanzo di formazione. Una cosa è sicura, non sono generi che sono solita a ricercare, ma quando sono stata contattata dall’autore mi ha incuriosito molto e ho accettato di intraprendere questa lettura fuori dalla mia comfort zone.
La trama di Eleazar
Il libro racconta il viaggio del protagonista, Eleazar, che vive cercando di dare un senso della sua vita, intraprendendo avventure al limite cercando di riempire il vuoto che ha dentro. E’ proprio mentre si trova sulla via per la scalata dell’Everest, che tutto intorno a lui si stravolge.
Eleazar intraprende un viaggio ai confini del reale, dal centro della Terra fino ai confini dell’Universo, incontrando nel suo percorso una moltitudine di personaggi fantastici.
Farà la conoscenza di figure mitologiche come il centauro Chirone, Oken il traghettatore, Cerbero…I personaggi sono davvero molti, ognuno con il suo ruolo in questo mondo fantastico e con le sue sfaccettature e l’incontro di Eleazar con queste figure sarà per il nostro protagonista un momento di cambiamento ed evoluzione.
La mia opinione su questo romanzo
La lettura di questo libro mi ha fatto pensare ad altre grandi storie della letteratura, la Divina Commedia in primis, infatti penso sia voluto il richiamo alla celebre discesa di Dante verso gli inferi fino alla risalita. Ma anche grandi romanzi d’avventura come Viaggio al centro della Terra o le storie di Salgari.
La scrittura è lenta, nel senso buono del termine, ci sono lunghe e dettagliate descrizioni, l’autore si prende il tempo per raccontare al lettore tutto ciò che circonda Eleazar, i suoi pensieri, le caratteristiche dei personaggi che incontra. Mentre si legge ci si può veramente immaginare le ambientazioni e sembra di trovarsi personalmente al fianco di Eleazar.
Non è un libro dal ritmo incalzante, è una storia che va assaporata. Sicuramente dietro allo sviluppo della trama c’è stato un grande lavoro creativo da parte dell’autore.
Per me, come dicevo all’inizio, è stata una lettura fuori dalla mia zona di comfort. Non sono solita a scegliere il fantasy o i romanzi d’avventura e sarò sincera dicendo che non è stata una lettura facilissima per quelle che sono le mie abitudini letterarie. Complice anche il poco tempo che ho per leggere nel quotidiano, tendo a scegliere storie incalzanti, che scorrono velocemente con colpi di scena ed Eleazar è diverso, è una storia molto descrittiva e introspettiva che va letta con cura, assaporata. A questa lettura infatti ho dedicato più di qualche giorno.
In ogni caso, questo è solamente un commento legato a quello che è il mio gusto personale, che non toglie assolutamente il merito che va riconosciuto all’autore per la bella scrittura, per la trama articolata e per la caratterizzazione dei personaggi.
A chi lo consiglio?
Sicuramente lo apprezzeranno molto gli amanti dei fantasy, dell’avventura e della mitologia. Perfetto per chi vuole immergersi in un viaggio interiore in compagnia del protagonista e sognare tra le pagine di un libro.
Autore: Quess Renor
Editore: Self publishing
Pagine: 340
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