Non serve certo la mia recensione per capirlo, ormai Thilliez domina incontrastato sui comodini di tutti gli appassionati di thriller. Il mio approccio all’autore francese procede alla grande, dopo Puzzle (qui vi lascio anche la recensione) ho recuperato Il Manoscritto e mi ha lasciata senza parole. Ci troviamo davanti a una “storia nella storia“, una sorta di libro matrioska che si apre con il figlio di un celebre autore di thriller che ritrova un manoscritto incompleto del padre, che narra a sua volta di una celebre autrice di libri thriller che vive spenta dal dolore in seguito al rapimento e all’omicidio della figlia. Un secondo filone narrativo parallelo invece mostra l’ispettore Vic sulle tracce di uno spietato serial killer che rapisce le sue vittime per un gioco macabro degno di Hannibal Lecter. Il Manoscritto è un romanzo estremamente complesso, ogni pagina è densa di dettagli e disseminata di indizi che sta al lettore cogliere per avvicinarsi alla soluzione. Un gioco di specchi in cui tutto può rivelarsi diverso da quel che crediamo. La scrittura di Thilliez è magistrale, impossibile staccarsi prima di essere arrivati alla fine! Rimane però un libro complesso, va letto con attenzione e necessita di tempo, non è il romanzo che possiamo portare avanti per settimane. Attenzione, il finale potrebbe aprirvi ad altre domande. Io stessa ho ricercato tra blog e altre recensioni le diverse teorie e possibili spiegazioni del finale e dei vari indizi che Thilliez ha sapientemente nascosto tra le righe.

Forse ha un unico difetto…sarà difficile trovare un altro thriller a questo livello!

Non vedo l’ora di proseguire con la trilogia!