Buongiorno lettori!
In questo articolo vi parlo di un thriller perfetto per la stagione invernale, e ancora di più per la notte di Capodanno: Morte nelle Highlands!
E’ da molto che volevo leggere qualcosa di Lucy Foley, avevo visto più volte questa autrice sul Bookstagram e ho colto l’occasione di uno scambio su Acciobooks per partire da questo titolo dalle vibes molto invernali.
la trama di morte nelle highlands
Ambientato nelle fredde Highlands scozzesi, un gruppo di amici di vecchia data di ritrova per festeggiare la fine dell’anno, ospiti di un isolato residence gestito da due sole persone e con un numero molto limitato di ospiti.
Tutto sembra perfetto, il gruppo di amici è affiatato, ricordano i bei tempi passati accompagnati da tanto buon cibo e molto vino. Quale posto migliore di un bungalow nel mezzo del nulla per festeggiare l’arrivo del nuovo anno?
A sconvolgere l’atmosfera festiva è la morte di uno degli ospiti, e sembra non essere stato un incidente.
Noi lettori non sappiamo fino alla fine di chi si tratta e ci viene raccontato pian piano cosa è successo nei giorni antecedenti al delitto, alternando digressioni del passato che ci fanno capire i rapporti tra i vari personaggi.
la mia recensione
Non si può dire che la trama sia delle più originali, ma quello che secondo me funziona di più in questo romanzo è proprio lo sviluppo della trama. Si dà molto spazio ai flashback sul passato dei protagonisti ai tempi del college, che oltre a farci conoscere meglio i personaggi, sono estremamente funzionali per indirizzarci gradualmente alla risoluzione del mistero. Tutto si gioca nei rapporti e nei risvolti psicologici di ogni personaggio.
Mi è piaciuta moltissimo l’ambientazione, è stata azzeccata la scelta di leggerlo in questo periodo invernale perché mi ha veramente fatto vivere le atmosfere cupe e fredde.
Ho apprezzato, inoltre, come è stato sviluppato il tema dell’amicizia, di come le persone che credi di conoscere da sempre in realtà possano cambiare, e di come certi rapporti siano in realtà finti e solo di apparenza.
Mi piacciono molto i romanzi che richiamano al delitto della camera chiusa. Pur non essendo realmente un ambiente “chiuso”, questa idea è data chiaramente dalla posizione remota e dal numero limitato degli ospiti.
Un thriller secondo me molto riuscito!
Perfetto da leggere con la neve fuori, per dare un po’ di brivido ai giorni natalizi.