Buongiorno lettori!
Nell’articolo di oggi andiamo sul sicuro con un super thriller di Piemme, che mi ha resa davvero felice facendomi avere una copia di Non uscire nella notte di Stacy Willingham. Quando l’ho visto mi sono sentita proprio chiamare da questo libro. Forse è la trama, forse la copertina…in ogni caso, quando l’ho avuto tra le mani mi sono sentita proprio nella mia zona di comfort perchè è il genere che preferisco e che non mi delude quasi mai.
Se ti piacciono i thriller, scopri qui tutti quelli che ho recensito in questo blog!
la trama di non uscire nella notte
Questo thriller psicologico racconta di Chloe, una psicologa dal passato drammatico. Quand’era bambina infatti, scoprì che il suo stesso padre era un serial killer di ragazzine e fu proprio lei a incastrarlo e farlo arrestare. Questa tragica vicenda l’ha profondamente segnata e Chloe vive anche nel presente gli strascichi di questo passato e la triste fama di essere la figlia dell’assassino.
L’incubo riaffiora quando improvvisamente iniziano a scomparire nel nulla delle ragazze, che condividono la tragica sorte delle ragazze uccise dal padre di Chloe nel passato. La trama sembra ripetersi, ma Chloe non si sa dare una spiegazione. Suo padre infatti rinchiuso in prigione, eppure ci sono davvero troppe somiglianze con quelle vicende.
E’ Chloe che si sta suggestionando o qualcuno sta emulando gli atti di suo padre?
la mia recensione
Parto già dicendo che questo libro mi ha davvero intrattenuto e fatto proseguire pagina dopo pagina perchè dovevo assolutamente capire come andava a finire.
Allo stesso tempo però, devo sottolineare che l’inizio mi è parso un po’ lento e ci ha messo a mio avviso qualche capitolo di troppo per entrare nel vivo della storia. La prima parte è ricca di flashback e descrizioni, ma quando parte, parte alla grande.
Superati i primi capitoli, la storia entra davvero nel vivo con uno stile super scorrevole e intrigante.
Ho sentito che altri lettori hanno lamentato il fatto che un lettore allenato può capire il finale troppo presto. Io leggo molti thriller, e superata la metà ho iniziato effettivamente a sospettare qualcosa che si è rivelato corretto, ma solo parzialmente. Sarà che volevo confermare il mio sospetto, oppure perchè ho man mano capito che c’era molto altro rispetto a quanto mi aspettavo, ho letteralmente divorato il libro fino alla fine.
Una lettura estremamente godibile, dalle atmosfere inquietanti che consiglio a tutti gli amanti del thriller psicologico.